L’opinione pubblica si interroga spesso sul ruolo dei migranti: sono una risorsa o un peso per l’economia e il welfare state dei paesi avanzati? Proprio su questo tema si concentra un recente report del Pew Research Center dal titolo Around the World, More Say Immigrants Are a Strength Than a Burden. Tale studio analizza le opinioni dei cittadini di diversi paesi coinvolti nel fenomeno migrazione. In tutti questi paesi il tema immigrazione è molto rilevante e diversi soggetti si interrogano sulle modalità di gestione del fenomeno che possano garantire un miglior benessere per tutti.
Una prima evidenza che emerge da questo studio è riportata nel grafico in alto. In 11 dei 18 paesi presi in considerazione, la maggior parte delle persone è dell’idea che i migranti siano una risorsa e non un peso per la propria nazione. Ne fanno parte paesi come USA, Germania, Regno Unito, Francia, Canada e Australia. Negli altri paesi (tra cui l’Italia) è prevalente l’idea opposta, ovvero che i migranti siano un peso. I Paesi che hanno cambiato la loro opinione nel tempo passando da ritenere i migranti una forza a ritenerli un peso sono Grecia e Italia, ovvero paesi che negli ultimi anni sono stati caratterizzati da un elevato flusso migratorio in ingresso e notevoli difficoltà economiche. Altri Stati come Regno Unito, Francia e Spagna, che hanno avuto un numero di arrivi minore negli ultimi anni, hanno invece cambiato la loro idea in senso opposto, vale a dire da considerarli un peso a vederli come una forza. Un dato interessante che emerge dallo studio è che i paesi con un più altro livello di istruzione sono maggiormente propensi a considerare i migranti una risorsa rispetto ai paesi con un basso grado di istruzione.
Di rilievo è il dato che riguarda le deportazioni. La maggior parte dei paesi di destinazione dei migranti supportano la deportazione di persone che arrivano illegalmente, esattamente 7 su 10, e questo nonostante in molti li ritengano delle risorse. Il numero dei richiedenti asilo nei paesi Europei sono notevolmente aumentati negli ultimi anni. Moltissime richieste sono state respinte, ma viene comunque concesso loro di vivere in Europa. Anche in paesi extra-Europei come Russia e Giappone, vige un approccio simile e vi è un forte consenso in merito all’espulsione dei migranti irregolari. Gli Stati Uniti sono tra i paesi più “combattuti” con una percentuale del 46% che ritiene che sia meglio deportarli, mentre un altro 47% si oppone alla loro deportazione. Altri paesi che hanno dati simili sono Messico, Spagna e Francia. I paesi in cui prevale invece l’idea che sia meglio deportarli sono Grecia, Germania, Russia e Svezia.